Prima di Trump, vi era stato, senza alcuna copertura mediatica, il divieto di ingresso negli Stati Uniti per i rifugiati iracheni varato da parte del presidente Obama e la dichiarazione da parte di quest’ultimo di ben sette “stati terroristi”.
Ma prima di Obama c’era stato Bill Clinton, altro famigerato “democratico” che, addirittura, ricorda correttamente il blog Zero Hedge, aveva ricevuto una standing ovation nell’annunciar la difesa dei confini e il rimpatrio dei clandestini criminali.
Queste le parole di Bill Clinton, più moderate anche di Trump:
“Siamo una nazione di immigrati .. ma siamo anche una nazione di leggi”
“La nostra nazione è giustamente infastidita dal gran numero di immigrati clandestini che entrano nostro paese …
Gli immigrati clandestini prendono posti di lavoro da parte diche appartengono a cittadini o immigrati legali. E rappresentano oneri per i contribuenti …
Questo è il motivo per cui stiamo raddoppiando il numero delle forze dell&# 39;ordine alla frontiera, deportando (“deporting”) gli immigrati clandestini più che mai, colpiremo le assunzioni illegali dei clandestini e faremo di più per accelerare l’espulsione dei criminali.
E ‘sbagliato e in definitiva controproducente per una nazione di immigrati permettere questo abuso delle nostre leggi sull’immigrazione che si è verificato negli ultimi anni. E dobbiamo fare di più per fermarlo “.
[Ovazione]
Trump ha sicuramente un merito, aver definitivamente aperto il vaso di Pandora dei peccati e crimini degli Stati Uniti. Trump, in altri termini, è semplicemente il vero volto dell’imperialismo nord-americano, non più celato dalla maschera dell’ipocrisia “democratica”.
La domanda che resta ancora senza risposta: ma dove erano quelle migliaia e migliaia di persone che si indignano oggi per Trump quando Bill Clinton pronunciava queste parole? Alcuni ad applaudire, come potete vedere dal video