Ospiti del centro di accoglienza, hanno prima aggredito gli operatori, rubato soldi e telefoni e poi si sono dati alla fuga. La loro corsa però è stata arrestata alla stazione di Roma Termini grazie all’intervento di due agenti fuori servizio.
IL FURTO – Erano arrivati al centro di primo soccorso e accoglienza di Fidene nella notte di venerdì. A poche ore dal loro ingresso però si sono resi protagonisti di alcuni furti ai danni della struttura. Si tratta di due giovani minori provenienti da Napoli, di cui uno di origini maghrebine che intorno alle 5 del mattino si sono introdotti negli uffici del centro e hanno fatto razzia di soldi e cellulari. Hanno rubato circa 180 euro e portato via i telefoni degli altri ospiti custoditi all’interno degli uffici amministrativi.
Tutto questo un’ora prima che gli uomini del gruppo SPE della Polizia Locale, diretto dal comandante Lorenzo Botta, iniziassero il loro turno di lavoro in via Annibale Maria di Francia. .
“SIAMO STATI AGGREDITI A RAPINATI” – Alle prime luci dell’alba, gli operatori del centro di accoglienza hanno dato l’allarme: “Siamo stati aggrediti e rapinati”. Nella segnalazione, diramata immediatamente a tutte le pattuglie, gli operatori hanno anche fornito una descrizione meticolosa e dettagliata dell’aspetto dei due giovani ragazzi.
IL RICONOSCIMENTO – La segnalazione, con tanto di descrizione dei due giovani, è stata ascoltata anche da due agenti della polizia di Stato che si trovavano in servizio di vigilanza in Questura. I due poliziotti, alla fine del loro turno di lavoro, si sono recati alla stazione Termini. E’ qui che, grazie alla segnalazione memorizzata, hanno individuato i due ragazzi, già pronti alla fuga. I minori, infatti, stavano salendo su un treno diretto a Napoli. Con l’aiuto della polizia ferroviaria, gli agenti li hanno bloccati e perquisiti trovando soldi e telefoni rubati poco prima al centro.
I giovani, entrambi minori e con precedenti di polizia, sono stati accompagnati al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e restano in attesa della decisione dell’autorità giudiziaria.