GENOVA. 20 GEN. “Guida in stato di ebbrezza e non è immigrato: rinchiuso in carcere”. Il titolo di pochi giorni fa aveva suscitato clamore. Oggi, però, abbiamo il dovere di raccontare un altro fatto: “Guida ubriaco, uccide un passante ed è ecuadoriano: forse niente carcere”.
La vicenda, stavolta, riguarda l’omicidio di Giuseppe Buttaro, il pensionato genovese, ex finanziere, travolto e ucciso la mattina del 24 gennaio 2016 da un automobilista ecuadoriano mentre stava aspettando il bus alla fermata Amt di via Canepari a Certosa. L’immigrato era stato trovato positivo all’alcol test. Inoltre, gli investigatori avevano accertato che Jorge Wilson Cevallos Valverde, 35 anni, era alla guida anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, dopo una notte di bagordi con gli amici. I risultati erano stati di un tasso alcolemico pari a 1,8 ossia superiore del triplo rispetto al limite di legge (che è di 0,5) e di una positività alla cocaina e ai cannabinoidi.
A seguito del tragico incidente, ci fu una sollevazione popolare e tutto il quartiere genovese scese in piazza a fianco della famiglia Buttaro chiedendo giustizia e una condanna esemplare.
Ora, però, la procura genovese ha fatto spallucce. Perché il pm Alberto Lari ha espresso formale consenso alla richiesta del difensore dell’imputato, Igor Dante, il quale ha chiesto il patteggiamento e la sospensione condizionale della pena (l’ecuadoriano risulta incensurato). In sostanza, il pm ha dato l’ok alla pena di soli due anni (1,2 anni per l’omicidio colposo e 10 mesi per la violazione del Codice della Strada) nonché alle attenuanti generiche e alla condizionale. Ossia, niente carcere per l’ecuadoriano.
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