Primo caso in Italia di bilharziosi, migranti in ospedale

Due giovani immigrati, provenienti dal Mali, sono ricoverati in ospedale, nel Salernitano. Il loro è il primo caso registrato in Italia di bilharziosi, o febbre della lumaca.

schistosomiasi

Le condizioni dei pazienti, entrambi ventenni, sono state definite buone dai sanitari del plesso sanitario di Eboli dove sono stati ricoverati all’unità ospedaliera di medicina oncodermovenereologica e di malattie dei migranti. I due maliani, ospitati da una struttura d’accoglienza salernitana dal loro arrivo in Italia, circa sei mesi fa, erano stati inizialmente ricoverati in un’altra struttura sanitaria, a Polla. Da qui il trasferimento a una struttura maggiormente attrezzata per far fronte al caso.

C’è però un problema. Dato che è la prima volta che in Italia si registra un caso di bilharziosi o schistosomiasi, non ci sono i medicinali per fronteggiare la malattia e uccidere i parassiti insediatisi nel corpo dei pazienti. Per questo, come riporta La Città di Salerno, i medici salernitani hanno chiesto l’aiuto di una farmacia vaticana che, invece, ha in deposito i farmaci utili a curare la malattia.

La bilharziosi, conosciuta anche come schistosomiasi o febbre della lumaca oppure ancora febbre di Katayama, è una malattia frequente in Africa, nel Sudamerica e in alcune aree del Sud Est Asiatico e della Cina. Presenta diversi ceppi, anche a seconda dell’area di provenienza (e quindi della natura) del parassita che vive nei molluschi d’acqua dolce e penetra nella cute del paziente deponendo le uova. Non si tratta di un morbo mortale, però nel caso in cui le uova e le larve riescano a infestare il midollo spinale o nel cervello si possono rischiare granulomi cerebrali o forme di mielite. IL GIORNALE