Wikileaks, Obama commuta la pena a Chelsea Manning

 

Ennesimo colpo di scena nella vicenda Wikileaks. Barack Obama commuta la pena del soldato Bradley Manning, che sarà liberato in maggio.

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Nel Paese (Usa) che falsamente si dichiara democratico e paladino dei diritti civili, l’ex militare, arrestato quando aveva 22 anni, il 26 maggio 2010, è stato messo in una gabbia di rete metallica che misurava 2 metri x 2 metri, in Kuwait, con soltanto un gabinetto e una mensola a tenergli compagnia. E’ rimasto in Kuwait per due mesi. “Pensavo che sarei morto in quella gabbia. Ed è così che la vedevo—la gabbia di un animale,” ha detto al giudice la prima volta che ha testimoniato.

Una volta arrivato a Baltimora, Manning è stato caricato in una macchina e trasferito nella base militare di Quantico, in Virginia. Lì è stato tenuto per nove mesi in regime di carcere duro in una cella più piccola di quella che aveva visto oltreoceano—solo 1,8 x 2 metri. Per 20 minuti al giorno gli veniva concesso di vedere la luce del sole, pur rimanendo ammanettato con delle catene. Una volta all’interno della sua camera di isolamento per le consuete 23 ore e mezza circa era privato di praticamente tutto, incluso il contatto con altri detenuti e spesso dei suoi vestiti. Era costretto a dormire dalle 13 alle 23, nudo, e gli era permesso farlo solo di fronte alla lampada. (Vice.com)

Manning sta scontando una condanna a 35 anni di carcere per aver fornito a Wilileaks materiali che hanno consentito di dimostrare la brutale uccisione di cittadini innocenti da parte dei soldati americani in Iraq. Tra i documenti che Manning avrebbe presumibilmente diffuso ci sono infatti quelli legati alle guerre in Afghanistan e Iraq, comunicazioni diplomatiche segrete e un video, denominato “omicidio collaterale”, in cui soldati americani colpiscono e fanno fuoco dall’alto su civili e giornalisti iracheni.

La decisione di Obama arriva dopo i due tentativi di suicidio da parte di Manning, che è rimasto in isolamento per dieci mesi nel carcere militare della Virginia, prima del successivo trasferimento a Fort Leavenworth. Stranamente, Bradley si è dichiarato transgender solo dopo l’ingresso in carcere, dove pare fosse costretto a prendere farmaci che non voleva.

Nei giorni scorsi Edward Snowden aveva lanciato un appello a Obama per la sua liberazione.

Anche il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, si era detto pronto a consegnarsi alle autorità Usa se Obama avesse graziato Manning per la fuga di documenti classificati del 2010, una della più grandi nella storia Usa. Analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq, Bradley Manning era accusato di aver consegnato il materiale a Wikileaks. Il suo caso ha suscitato un acceso dibattito in quanto quei dossier riguardavano l’omicidio di diversi civili disarmati da parte dell’esercito americano.

Immediatamente dopo la condanna, Manning, che ora ha 29 anni, ha pubblicamente reso noto di non riconoscersi nel genere maschile e ha cominciato un trattamento ormonale utile per il cambio di sesso, scegliendo quale nome Chelsea Elizabeth. Sara’ liberata il 17 maggio anziché nel 2045. (con fonte ansa e Vice)

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Gli Stati Uniti hanno violato le leggi delle Nazioni unite contro la tortura nei confronti di Bradley Manning, il soldato sospettato di aver passato informazioni riservate a WikiLeaks. Lo ha riferito Juan Mendez, relatore speciale dell’Onu per la tortura, spiegando che il dipartimento della Difesa non gli permette di visitare il militare senza controllare le loro conversazioni. “Questa condizione – ha spiegato – viola regole di vecchia data” che l’Onu segue per le visite ai detenuti di tutto il mondo. Manning è stato trasferito ad aprile in una prigione militare del Kansas dopo essere stato otto mesi in una cella di isolamento per 23 ore al giorno nel carcere dei Marine Corp di Quantico, in Virginia. Il relatore speciale vuole avere la certezza che Manning possa essere “completamente sincero” rispetto alle informazioni sul trattamento riservatogli a Quantico. (LAPRESSE)