Clare Moseley è una donna matura di sinistra che vuole salvare i «profughi» di Calais nonostante un dato di fatto significativo: per quanto mi risulta questa città francese sulla Manica non è una zona di guerra. Non importa.
La signora inglese ha abbandonato marito e figlio nel Wirral, vicino a Liverpool, per andare a Calais ad aiutare le migliaia di «profughi» della baraccopoli chiamata la Giungla a fuggire dal depresso terzo mondo, ovvero la Francia, per raggiungere un Paese civile, ovvero la Gran Bretagna. A Calais ha fondato un’ organizzazione benefica, Care4Calais, che è diventata famosa; poi, naturalmente, Clare si è innamorata di uno dei «profughi», un certo Mohamed Bajjar, di provenienza tunisina. Lei ha 46 anni e lui 27.
Un mese fa, però, Mrs Moseley ha dovuto porre fine alla sua storia d’ amore multi-culturalista perché è saltato fuori che l’ amante musulmano è un ladro. Rubava soprattutto – secondo il quotidiano inglese The Sun – a lei. Diverse migliaia di sterline e persino un cellulare. Secondo amici di lei citati dal tabloid il tunisino ha anche minacciato di informare il marito di lei della loro storia e di spedirgli delle foto compromettenti dei due amanti.
Quando ha fondato la sua organizzazione nel 2015 Mrs Moseley si piazzava nella Giungla di Calais davanti alle telecamera circondata da migranti e piangeva. «Dobbiamo aiutare questa povera gente», singhiozzava. In realtà, i migranti di Calais non sono di solito veri e perciò dovrebbero essere espulsi dalla Francia e dall’ Europa.
Ovviamente, la verità non conta molto per una signora di sinistra come Mrs Moseley.
Ha deciso di fare di tutto per convincere il mondo che la Giungla esiste per colpa del governo inglese che non fa entrare in Inghilterra i poveri profughi. E così, ha scelto il tunisino Bajjar, detto «Kimo», come guardia del corpo e interprete.
La sua storia d’ amore è cominciata poco dopo.
Come qualsiasi altra organizzazione benefica la sua – Care4Calais – ha una regola sacra: niente rapporti fra volontari e profughi. «Era cotta per Kimo e adesso finirà che perderà la guida dell’ organizzazione», dice una delle fonti al Sun. «Tutti nell’ accampamento sapevano di loro. I migranti pensavano fossero marito e moglie». Ora, Mrs Moseley ha accusato Bajjar di truffa e il 6 gennaio lui è stato arrestato con l’ accusa del furto del sopracitato cellulare.
È tornata a casa in Inghilterra – in una villa che vale secondo The Sun 700 mila sterline – per spiegare tutto al marito Benjamin, che ha 38 anni, ma non ci è rimasta molto perché è già tornata di nuovo sulla costa francese e ora abita in una casa in affitto.
Il suo ormai «ex» tunisino è stato rilasciato e abita ancora nella Giungla perché l’ accampamento, che era stato smantellato dalla polizia nello scorso ottobre, si è già riempito di occupanti. «Lei è tornata a casa per salvare il matrimonio», dice la fonte del Sun. «Ma Kimo vuole continuare con lei».
Nello scorso settembre, alcuni volontari avevano rivelato sui social network che la Giungla era un inferno di prostituzione e sesso minorile, con certi volontari (e soprattutto volontarie) che collezionavano i partner fra i migranti. La Moseley condannava pubblicamente questi comportamenti e insisteva che la regola di Care4Calais era «tolleranza zero» in fatto di sesso coi profughi.
Secondo The Sun, Bajjar aveva già truffato una inglese sei anni fa prima di lasciare la Tunisia quando si era spacciato per profugo siriano. Le aveva chiesto di sposarlo e dargli 1.500 sterline per il visto di uscita dalla Tunisia. Ma alla fine lei aveva rifiutato. L’ anno scorso Bajjar appariva in un documentario inglese in cui si spacciava per profugo in fuga dall’ Isis.
Mi chiedo: ma dopo questa esperienza romantica, la Moseley avrà cambiato qualche idea sulla necessità di salvare gente come Mohamed Bajjar?
di Nicholas Farrell LIBERO
Riuscirà finalmente a capire che chi viene dal Terzo Mondo non è per forza un santo ?
Uno di sinistra mette il proprio cervello all’ammasso, impossibile cambiare idea, l'”ammasso” non lo consente.-
Depravazione,abominazione,perversione,schifezze d’ogni genere!