Gesuiti, papa nero: “Movimento di popolo imponga ai governi l’accoglienza”

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“Le radici dell’Europa stanno nel rispetto dei diritti umani: si dovrebbe promuovere un movimento dei cittadini europei, perché chi sta al governo interpreta sempre interessi particolari dei partiti o rappresenta certe ideologie”. E’ la proposta ‘controcorrente’, rispetto a tanti impulsi populisti, che lancia padre Arturo Sosa superiore generale dei Gesuiti, durante l’incontro nella Chiesa del Gesù a Roma con centinaia di rifugiati accolti dal Centro Astalli, in vista della ‘Giornata mondiale del migrante’ che si celebra domenica.

Serve una politica di accoglienza – ribadisce il ‘papa nero’ – e l’unico modo per imporla è che arrivi una spinta dal basso, dal popolo. Capisco che c’è chi lo sospinge su posizioni di rifiuto e di chiusura, ma penso anche che tutti noi abbiamo un cuore e dobbiamo riuscire a vedere le altre persone, anche straniere, non come minacce ma come uomini e donne tali e quali a noi. Forse, i bambini sono i primi ad accogliere i loro coetanei più sfortunati: allora, è tutta la società che deve tornare a essere ‘bambina’ per venire incontro agli altri”.

Poi, spiega, “anche se si sposta il discorso dal livello umanitario all’analisi sociologica, qualsiasi analisi demografica ed economica dimostra che l’Europa ha bisogno dei migranti. Dunque, riceviamoli come un dono, non come una minaccia“, esorta il superiore generale dei Gesuiti.

Quanto al ricorso ai corridoi umanitari, “vanno sicuramente fatti, ma è comunque una misura d’emergenza – spiega padre Sosa – non può essere la normalità. Nell’immediato, i corridoi servono a salvare tante vite nel Mediterraneo, ma occorrono altre misure, altri investimenti, altre politiche“.

In particolare, passando dai comportamenti della Ue a quelli dell’Italia, per il ‘papa nero’ “il vostro Paese ha avuto l’opportunità di un contatto umano più diretto con i migranti, perché se li è trovati subito di fronte, con gli sbarchi sulle sue coste. Per questo, ha approfondito di più la situazione ed è sicuramente un Paese più accogliente di altri”.

Sui Cie, padre Arturo Sosa osserva che “abbiamo raccolto tante testimonianze e si può dire che non tutti i centri funzionano bene. Ci sono tante istituzioni, sia pubbliche che private, che possono fare tanto e meglio: si possono razionalizzare le iniziative e le risorse non mancano. L’Italia è parte integrante dell’Europa, è fondatrice della Ue e questo le dà una grande responsabilità: essere la voce in difesa dei flussi di migranti che cercano di ricostruirsi una nuova vita”. ADNKRONOS

8 thoughts on “Gesuiti, papa nero: “Movimento di popolo imponga ai governi l’accoglienza”

  1. Si parla di integrazione, che non esiste, e non è possibile, con gli islamici perché il corano non lo prevede, o qualcuno pensa di rinnegare e far rinnegare il corano agli islamici? Guardate che questo non è possibile!

  2. Tutelare le delinquenze sta diventando un must, alla moda e specialmente per la chiesa e per la democrazia cristiana del PD. L’incredibile è che più nefandezze si fanno più ne vogliono perché qualcuno guadagna bei soldini, senno non si giustifica questo accanimento contro le vittime, Gente prese con il machete, a picconate a bottigliate a coltellate e quant’altro con donne violentate e ammazzate è tutti pronti a fare confronti o a giustificarli ed il bello che ci sono anche esempi che arrivano da molto lontano, non solo i PAPI arrivano da lontano, anche bruciare viva una persona arriva da lontano, a quando il WUDU’ e le crocifissioni con gli impalamenti e le lapidazioni con il mozzare della testa?

  3. Gli si domandi se sono disposti ad eliminare dal corano almeno 140 versetti che inneggiano a tutt’altro che onore alla democrazia e vediamo che succede!

  4. Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione. di Margherita Hack

  5. il nocciolo del problema (fregatura per i paesi occidentali ) è proprio quello del rispetto dei diritti umani. La domanda è: come dobbiamo comportarci nei confronti di chi non condivide e non rispetta i principi della SACRALITA’ e LIBERTA’ di ogni essere umano (quindi uguaglianza tra uomo o donna e libertà delle loro scelte – tra cui quelle religiose- individuali). L’unico giusto e rispettoso atteggiamento dovrebbe essere quello di concedere all’altro quello che lui concede a me. Se in un paese musulmano non sono libero di essere cristiano, o ateo, o gay, o di abbandonare l’islam……….in un paese laico che rispetta i principi delle leggi islamiche, non puoi essere musulmano.

  6. LA CARITA’ IMPOSTA . NON è PIU CARITà.- NON è PIù DENOCTAZIA.—..UNA MORALE ; DAI OGGI DAI DOMANI . SI ARRIVA AL AL DECRETO DI MORTE AI DISSIDENTI . (NON è UNA NOVITò ; GIà ACCADUTO)..!

  7. Ipocrita,falso e bugiardo;in Europa ci sono DECINE di milioni di disoccupati,non serve neanche un migrante in più di tutti quelli che già ci sono e che sono troppi!

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