Lussemburgo: Junker si oppose alla lotta per contrastare l’elusione fiscale

Jean-Claude_Juncker

La sua Commissione europea ha posto tra le priorità la lotta ai paradisi fiscali ma quando era premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker si oppose agli sforzi dell’Ue per contrastare i meccanismi sfruttati dalle multinazionali per pagare meno tasse.

La stessa ombra gettata dallo scandalo ‘Luxleaks’ torna ad allungarsi, due anni dopo, sul numero uno dell’esecutivo di Bruxelles. Nuove rivelazioni, imbarazzanti per il presidente della Commissione, arrivano infatti dal Guardian.

Il quotidiano britannico ha pubblicato alcuni ‘leaks’, documenti diplomatici riservati, insieme al Consorzio di giornalismo investigativo Icij, basato a Washington, e alla radio tedesca Ndr. Dai rapporti emerge che quando era premier del piccolo Lussemburgo Juncker avrebbe «segretamente bloccato» i tentativi dell’Unione europea per combattere l’elusione fiscale dei grandi gruppi.

I documenti riguardano le sedute del comitato europeo sulla tassazione delle imprese, un organismo creato 19 anni fa per sviluppare un codice di condotta il più possibile comune fra gli Stati membri. In diverse occasioni, Juncker si sarebbe impegnato per proteggere il regime in vigore nel suo Lussemburgo, impedendo di fatto che fossero introdotte norme contro le grosse multinazionali.

Lo scandalo delle tasse straordinariamente basse pagate da questi gruppi in Lussemburgo aveva già rischiato di azzopparlo nel 2014. Allora, la vicenda ribattezzata ‘LuxLeaks’ esplose proprio mentre Juncker si era appena insediato a palazzo Berlaymont. Anche oggi, dopo le ultime rivelazioni, c’è chi ne chiede le dimissioni.

Nessun commento invece da parte del governo lussemburghese e dalla Commissione europea. Come sottolinea il Guardian, peraltro, non ci fu nulla di illecito nell’azione di Juncker. Anche se di sicuro le nuove rivelazioni non giovano all’immagine del presidente. E – attacca il quotidiano britannico – «suscitano dubbi» sul fatto che Juncker sia effettivamente «la persona giusta» per sostenere il contrasto ai meccanismi di elusione fiscale.

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