Le autorità tedesche sanno che alcune moschee sono covi si terroristi turchi e ceceni, ma non le chiudono
Anis Amri, il tunisino ricercato per l’attentato a Berlino, è stato filmato dalle autorità di sicurezza 8 ore dopo l’attentato di fronte all’ associazione-moschea «Fussilet 33», nel quartiere di Moabit della capitale, perquisita oggi dalla polizia. Lo rivela la tv pubblica Rbb sul suo sito (http://www.rbb-online.de), mostrando immagini di una telecamera. Il sito pubblica anche due altri fermo-immagine della telecamera che mostrano Amri di fronte alla moschea il 14 e il 15 dicembre.
«La polizia berlinese non ha voluto commentare la notizia», scrive la Dpa che riporta l’indiscrezione di Rbb. Un recente rapporto del servizio segreto interno (Bfv) indicava l’associazione-moschea «Fussilet 33» come luogo d’incontro di estremisti islamici. «Durante le lezioni di islamismo che si tenevano lì sarebbero stati radicalizzati diversi musulmani – in maggioranza turchi e ceceni – per unirsi all’Isis nella guerra in Siria», ha concluso la Dpa. messaggero