Turchia, stampa e sindacato: riforma scuola è troppo islamica

22 FEB – Due giornali di opposizione e un sindacato hanno attirato l’attenzione su aspetti filo-islamici in una bozza di riforma della scuola che e’ stata sottoposta al vaglio del parlamento turco dal governo premier islamico-moderato Recep Tayyip Erdogan.

La riforma, sottolinea il quotidiano Hurriyet, abolirebbe le attuali norme sull’obbligatorieta’ della frequenza scolastica per otto anni e, precisa Cumhuriyet, in pratica la dimezzerebbe alle sole elementari. Alle bambine che portano il velo sarebbe data la possibilita’ di lasciare la scuola dopo i quattro anni delle elementari per completare la formazione con ”educazione a distanza” frequentando al contempo corsi di Corano.

Nella Turchia a maggioranza musulmana ma costituzione iperlaicista imposta dal fondatore della Repubblica, Mustafa Kemal Ataturk, come noto, il velo non puo’ essere indossato in edifici pubblici e si sta facendo largo a fatica nelle universita’.

La nuova normativa prevede anche l’apertura di sezioni di istituti superiori all’interno degli Imam Hatip Lisesi, le scuole religiose islamiche in una delle quali si e’ formato Erdogan. Il premier sicuramente non ha dimenticato che la ”sua” scuola fu penalizzata da due precedenti riforme: una imposta dopo il colpo di stato militare anti-islamico del 1997 (frequentabilita’ solo dopo le medie) e una attuata nel ’99 togliendo loro l’abilitazione all’accesso alle facolta universitarie non-teologiche (fattore che ne ha compromesso l’attrattivita’). ansamed

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