Mogherini: Russia brutale in Siria, solo la UE dialoga con tutti

 

I governi europei “sono tutti d’accordo sul fatto che il comportamento della Russia, soprattutto ad Aleppo, è di una brutalità inaccettabile. Non vedo distinguo su questo”. E’ quanto ha detto l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza, Federica Mogherini, in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Così come siamo tutti d’accordo nel dire che con la Russia, sulla Siria e non solo, serve un canale politico aperto. Le conclusioni del Consiglio europeo includono un mandato per il mio lavoro sulla Siria, compresi anche contatti diretti e continui con tutti. Anche con Mosca”, ha aggiunto Lady Pesc.

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Aiutare la Siria, secondo Mogherini, “in questo momento vuol dire anzitutto evitare di bombardarla”. “Siamo il principale donatore, dal punto di vista umanitario: quasi tutti gli aiuti che i siriani ricevono arrivano grazie all’Ue e all’Onu che li porta. Scuole per bambini, acqua, medicinali. Il nostro impegno diplomatico comincia da qui”, ha insistito (ha mentito).

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L’Europa, insomma, non è “dov’è la Russia”. “E sono molto fiera che non stia bombardando Aleppo”, ha commentato ancora l’Alto rappresentante Ue. “Per una scelta politica presa molti anni fa, l’Unione europea non è un attore militare sul palcoscenico siriano”. Eppure, “sarebbe riduttivo dire che il nostro è solo un soft power”, ha precisato ancora Mogherini. Perché l’Unione europea ha investito 9 miliardi dall’inizio della crisi per controbilanciare una situazione drammatica. E perché si sta preparando per il dopo. “Siamo gli unici che parlano con tutti”, ha assicurato, ricordando che l’Ue sta lavorando attraverso i suoi rapporti bilaterali “per evitare che la Siria diventi un buco nero, un nuovo Iraq o una nuova Libia”. (askanews)

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