“Questa non è una vittoria del populismo, né delle posizioni antieuropee”. Ne è convinto l’ex premier Mario Monti che in un’intervista alla Stampa ammette che “sicuramente è un risultato inatteso nella dimensione. Però è vero che molti personaggi della politica e della finanza internazionale fanno fatica a capire il suo effettivo significato”. Insomma gli italiani “hanno solo bocciato un progetto mal concepito”.
La vittoria del No per Monti “è la risposta civile di un Paese che ha voluto stare al gioco democratico e che, alla domanda sulla riforma della Costituzione, ha dato la risposta che riteneva fosse adeguata per il quesito, con molti Sì e moltissimi no. Gli elettori hanno respinto la personalizzazione dello scontro.
Molti – come me – hanno espresso un voto negativo in quanto convinti che questa riforma costituzionale non avrebbe migliorato la governance dell’Italia ma l’avrebbe peggiorata”. Quanto al passo indietro di Matteo Renzi, per Monti “non c’era ragione per cui dovesse dimettersi in caso di vittoria del no. Il risultato è stato tuttavia talmente netto che capisco rispetto la sua decisione”. (askanews)