La rivolta scoppiata ieri nel centro di accoglienza per migranti presso la città di Harmanli, nel sud della Bulgaria, si è conclusa con 400 migranti arrestati. Uno di quelli che ha istigato la sommossa appartiene a una cellula radicale islamica, ha dichiarato ai giornalisti il ministro dell’Interno.
Circa 1.500 migranti avevano incendiato copertoni e lanciato pietre contro 250 poliziotti e vigili del fuoco. La protesta era scoppiata “per un divieto, imposto recentemente ai migranti di abbandonare il centro”.
Tremila i profughi (in realtà, clandestini), prevalentemente afghani, iracheni e del Pakistan, ospitati nella struttura che si trova al confine con la Turchia. Il premier dimissionario Boyko Borissov ha promesso la linea dura: gli istigatori saranno processati ed estradati. euronews