Finestrino rotto auto di Lotti: atto di delinquenza comune, non intimidazione

 

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Un atto di delinquenza comune, e non un atto di intimidazione. Questo l’orientamento di chi indaga su quanto avvenuto ieri sera all’auto del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti a Napoli, dove si trovava per un incontro con alcuni amministratori locali all’Istituto salesiano Don Bosco. I carabinieri sono intervenuti in via don Bosco, dove era parcheggiata la Audi A4 del sottosegretario, alla quale è stato rotto un finestrino. Dall’interno dell’auto è stato portato via uno zainetto contenente oggetti personali.

Danni lievi anche all’auto parcheggiata vicino a quella di Lotti, risultata poi essere quella del consigliere comunale Pd Salvatore Madonna. Il tutto è accaduto mentre entrambi erano all’interno dell’istituto per il convegno. Per i carabinieri quanto accaduto presenta le caratteristiche di un atto di delinquenza di strada.

Sull’episodio era intervenuto ieri sera il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, che ha parlato di “episodio gravissimo” che “ci lascia sgomenti e dimostra ancora una volta il clima di insicurezza che regna a Napoli”. Per Tartaglione inoltre è “inquietante che, tra tante auto lì presenti, siano state danneggiate quella del sottosegretario e del consigliere comunale Salvatore Madonna. Non vogliamo credere che si sia trattato di un atto premeditato o di un’intimidazione legata al referendum – conclude – ma in ogni caso resta un fatto intollerabile”. adnkronos