Il Parlamento europeo si prepara a votare questo giovedì sul congelamento dei negoziati di adesione tra Bruxelles e la Turchia. L’esito non ha alcun valore per Ankara ha detto il presidente Erdogan in un discorso a Istanbul durante il quale è tornato a criticare l’Europa anche per un presunto sostegno ai “terroristi” della rete di Fethullah Gulen e del Pkk curdo.
“Se restiamo in silenzio dopo gli ultimi eventi, se non facciamo sentire la nostra voce, l’Occidente continuerà ad accogliere con il tappeto rosso tiranni che hanno le mani ancora sporche di sangue e a bollare chi li critica per questo come un dittatore”, ha tuonato Erdogan.
I negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione europea sono stati avviati oltre dieci anni. Angela Merkel ha sottolineato l’importanza di non interrompere i colloqui con Ankara pur non lesinando critiche:
“Non dobbiamo giustificare i tagli alla libertà di stampa, gli arresti di migliaia e migliaia di cittadini, dobbiamo criticarle in modo chiaro ma allo stesso tempo dobbiamo mantenere aperto il dialogo con la Turchia perché siamo interessati a cooperare con Ankara in modo positivo”.
Il golpe fallito di metà luglio è stato seguito da purghe su vasta scala. Contro la “dittatura” e il “fascismo” del presidente turco Recep Tayyip Erdogan il 17 novembre c‘è stata una grande manifestazione a Bruxelles organizzata dai sostenitori del Partito filocurdo Hdp e dai membri delle minoranze religiose. EURONEWS