“I musulmani nell’Ue vivono una crescente ostilità, poiché vengono spesso percepiti come autori, o simpatizzanti degli attacchi terroristici, o perché visti come minaccia alla sicurezza“.
Emerge dalla relazione di novembre dell’Agenzia europea per i Diritti fondamentali (Fra) condotta sulla situazione dei migranti in 14 Stati Ue (Austria, Bulgaria, Germania, Grecia, Spagna, Finlandia, Svezia, Francia, Ungheria, Italia, Olanda, Polonia, Danimarca e Slovacchia).
“Migranti e richiedenti asilo affrontano varie forme di violenza e intimidazioni”, che secondo il rapporto, vengono perpetrate sia dalle “autorità, che da singoli cittadini o gruppi”. Il fenomeno colpisce “in modo crescente” anche “attivisti e politici percepiti come ‘pro-profughi'”. Allo stesso tempo, “la mancanza di raccolta dei dati su questo tipo di incidenti ostacola gli sforzi per sviluppare misure efficaci per evitarli”. Su 14 Paesi a registrare questo tipo di eventi “sono solo Germania, Grecia, Finlandia e Olanda”. ANSA EUROPA