Il numero uno della Volkswagen Matthias Mueller progetta un taglio di 30.000 posti di lavoro entro il 2020, di cui la gran parte in Germania, per ripianare i conti della casa automobilistica dopo lo scandalo “dieselgate”.
Lo scrive oggi il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, precisando che il piano – concordato con i sindacati durante mesi di delicate trattative volte a delineare un “patto epr il futuro” (Zukunftpakt), dovrebbe portare a un risparmio annuale di 3,7 miliardi di euro. Secondo la Bild invece il taglio sarà di 23.000 posti di lavoro. (askanews)