8 NOV – Nel corso delle indagini che hanno portato a Benevento a un’operazione sul servizio mensa è emerso, come spiega il procuratore della Repubblica, Giovanni Conzo, che la società coinvolta utilizzava ”anche grassi di scarto e rimasugli vari per la confezione di pasti liquidi a malati che si alimentavano con il sondino”.
Il tutto ”nella totale noncuranza che i destinatari del servizio reso fossero scolari in tenera età, anziani e malati psichiatrici e quindi categorie di soggetti deboli, non in grado di far valere le proprie ragioni e i propri diritti”. (ANSA).
Scrive irpinianews.it Gli interventi delle Fiamme Gialle sono stati eseguiti nei confronti di due persone, beneventane, gestore di fatto e amministratore della Ristorò srl con sede operativa nella zona industriale di di Benevento e operante nel settore della ristorazione, che in passato si era aggiudicata le gare d’appalto indette dal Comune e dall’Asl.
Secondo quanto si legge negli atti, la Guardia di Finanza avrebbe accertato un disegno “criminoso” finalizzato ad “aumentare i guadagni d’impresa, a discapito della qualità dei pasti in tutte le fasi di esecuzione degli appalti, violando palesemente le regole imposte dal capitolato contrattuale”.
Secondo la Procura, è emerso un sistematico riciclo di cibo avanzato nelle scuole, in certi casi già addentato o non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie che, in più occasioni, avevano segnalato l’immangiabilità della pietanza, rifiutandosi di consumarla.
Nel 2015 vi era stata un’inchiesta, cui la Ristorò srl aveva risposto minacciando denunce
«Qui vengono confezionati pasti per bambini tra vermi e zolfo»
Azz. si può permettere di avanzare denunce! nonostante il cibo non buono ai malati e ai bambini di tenera età! che VxxxI e IxxxxI!