Decine di migranti ospitati in un campo per rifugiati a Lesbo, in Grecia, hanno attaccato e dato fuoco al centro che esamina le richieste di asilo durante un’azione di protesta contro la lentezza delle procedure. Nessuno è rimasto ferito durante i disordini scoppiati nel campo di Moria, sull’isola, ma tre prefabbricati usati come uffici sono stati gravemente danneggiati.
Coinvolti nell’attacco una settantina di migranti, secondo quanto riportato dalla polizia: si tratta prevalentemente di pachistani e bengalesi (quindi clandestini, non profughi), accusati di aver preso a sassate e dato fuoco agli uffici dove si esaminano le pratiche di richieste di asilo. La polizia antisommossa ha fermato 22 sospetti. (AdnKronos)