Denigrare la figura dell’ex marito e incidere negativamente sul rapporto tra padre e figlio costa caro, come attesta la sentenza 18799/2016 del Tribunale Civile di Roma. Il collegio giudicante ha condannato una donna che dovrà versare 30.000 euro all’ex coniuge.
“La condotta materna ha avuto ricadute dirette sulla figura dell’altro genitore, svilito nel suo ruolo di educatore e di figura referenziale“, si legge. Per questo, “si reputa che la sanzione più consona nella fattispecie”, prosegue la sentenza, “siano sia quella dell’ammonizione, invitandosi la ricorrente ad una condotta improntata al rispetto del ruolo genitoriale dell’ex coniuge ed ad astenersi da ogni condotta negativa e denigratoria del medesimo, sia quella del risarcimento del danno (…) nella somma di 30.000 euro”, “al fine di dissuaderla in forma concreta dalla protrazione delle condotte poste in essere, la cui persistenza potrà peraltro in futuro dare adito a sanzioni ancor più gravi ivi compresa la revisione delle condizioni dell’affido”. adnkronos