VERONA «Albergo requisito per i profughi». La «bomba» esplode lunedì sera sulla bacheca Facebook del sindaco di Castel d’Azzano (Verona), Antonello Panuccio. La proprietà della struttura puntualizza: «Si tratta di una decisione che stiamo subendo, dovremo spostare i turisti ».
Gli sbarchi non si fermano e la ricerca di alloggi non può arrestarsi. I nuovi posti racimolati con l’ultimo bando estivo sono andati esauriti nel giro di poche settimane. E lo scorso weekend, in 4 giorni, nella sola provincia di Verona sono stati registrati 300 nuovi arrivi che hanno portato a sfiorare quota 2.500 (nelle prossime ore ne sono previsti 31).
Il prefetto Salvatore Mulas, che ha deciso di ricorrere alla misura straordinaria della requisizione di un edificio privato, l’hotel Cristallo di Castel d’Azzano. È la legge, come ricordato più volte nelle circolari del Viminale, a imporre alla singola prefettura di «attivarsi» per reperire strutture in previsione di nuove ondate.
Ed è una legge in vigore dal 1865 a prevedere la possibilità della requisizione per «gravi e urgenti necessità pubbliche» (opzione già adottata dalla prefettura in altre due occasioni negli ultimi quattro anni). corrieredelveneto