Nell’appartamento del finto profugo siriano a Chemnitz, dove le forze speciali avevano fatto irruzione sabato scorso, era stato trovato un chilo e mezzo di Tatp, l’esplosivo usato per le stragi di Parigi e Bruxelles, e una cintura esplosiva pronta all’uso
Berlino – Scoppia la polemica in Germania dopo il suicidio in cella del presunto terrorista siriano dell’Isis, Jaber Albakr, arrestato domenica con l’accusa di aver preparato un attentato a un aeroporto di Berlino. Il 22enne si è impiccato nel carcere di Lipsia, malgrado fosse sotto osservazione perché aveva minacciato di iniziare uno sciopero della fame a oltranza ed era ritenuto a rischio suicidio.
“E’ uno scandalo della giustizia”, ha denunciato il difensore d’ufficio del siriano, Alexander Huebner, citato dal settimanale Focus, sottolinenando che tendenze suicide erano emerse perchè Albakr “aveva già rotto lampade e manipolato prese di corrente”. Critiche sono arrivati anche dall’opposizione tedesca che denuncia come si sia anche persa l’opportunità di ottenere informazioni preziose su eventuali complici.
La Bild ha riferito che il giovane era controllato a intervalli di poco meno di un’ora,. Questa mattina alle 11 ci sarà una conferenza stampa di rappresentanti della polizia tedesca.
Gli 007 tedeschi sospettano che Albqr, arrivato con l’ondata di profughi del febbraio 2015, stesse pianificando un attentato “delle dimensioni di quelli di Parigi e Bruxelles”. Jaber Albakr era stato arrestato a Lipsia domenica mattina grazie dopo esser sato bloccato e denunciato da tre connazionali. Negli interrogatori Albakr ha accusato i tre, considerati “eroi” dalla stampa tedesca, di essere suoi complici.
Nell’appartamento del finto profugo siriano a Chemnitz, dove le forze speciali avevano fatto irruzione sabato scorso, era stato trovato un chilo e mezzo di Tatp, l’esplosivo usato per le stragi di Parigi e Bruxelles, e una cintura esplosiva pronta all’uso. (AGI)