Ministra Pinotti spieghi senza giri di parole e frasi vuote da chi o da cosa ci dovremmo difendere. Quale nemico vi siete inventato?
L’Italia non chiede un esercito Ue, ma di “mettere insieme le singole difese degli stati per renderle più forti”. Lo sottolinea il ministro della Difesa dell’Italia, Roberta Pinotti, presentando agli eurodeputati italiani a Bruxelles il paper italiano per una difesa Ue più forte. “Non parliamo di esercito europeo, né di smantellare le difese dei singoli stati ma di metterle insieme laddove serve per renderle più forti”, ha spiegato Pinotti. Il rafforzamento della dimensione della difesa europea, ha aggiunto, “non è in contraddizione o in competizione con la Nato”.
Secondo Pinotti, infatti, “un’organizzazione più sinergica delle difese dei diversi stati europei” consentirebbe all’Ue di “essere un interlocutore più forte e gestibile anche per la Nato stessa“. Sul tema della difesa europea, ha aggiunto, “vedo una determinazione nuova, che può essere misurata anche dalla quantità di incontri che ci sono stati dalla fine di agosto”. Pinotti ha chiesto anche una “spinta del parlamento europeo” sul dibattito. “Si tratta di un tema – ha osservato – che può essere condiviso dal sistema paese nel suo complesso”.
In una “strategia complessiva” dell’Unione europea sull’Africa si dovrebbe “tenere insieme” la parte di cooperazione con quella relativa alla sicurezza. Lo dice il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, presentando agli eurodeputati italiani a Bruxelles il paper italiano per una difesa Ue più forte. “Nella situazione africana, ed è il motivo per cui ci sono molte missioni europee – ha osservato Pinotti – ci sono paesi che hanno bisogno di aiuto per quanto riguarda la costruzione di capacità di sicurezza”.
In “una strategia complessiva – ha aggiunto Pinotti – che l’Europa potrebbe voler fare nei confronti dell’Africa, ad esempio del tema delle migrazioni, si deve tenere insieme la parte cooperazione con quella sicurezza”. In tal modo si può avere “anche questa dimensione che consente di fare proposte più onnicomprensive”.
Agenzia Nova