La domanda sorge spontanea: ma chi stiamo accogliendo? La donna è morta nel bagno della sua casa, dove si era rifugiata in attesa dei soccorsi che però non sono arrivati in tempo.
E’ un pachistano di 28 anni, ospite insieme a un’altra ottantina di persone, di un hotel che accoglie richiedenti asilo, il fermato per l’omicidio di una donna marocchina, 28 anni, morta nell’incendio della sua abitazione a Sammommè, sulle colline di Pistoia, la sera del 6 ottobre. L’uomo ha confessato.
E’ quanto si spiega dalla questura di Pistoia la cui squadra mobile ha condotto le indagini. In base a quanto ricostruito il 28enne, dopo aver causato il rogo, sarebbe stato tra i primo soccorritori e avrebbe dato notizia dell’incendio al marito della vittima, “al fine – riporta una nota della polizia – di crearsi un alibi”.
Il fermo di polizia giudiziaria, per le accuse di omicidio e incendio, è arrivato in nottata, dopo l’interrogatorio del pachistano, A.H., contro il quale erano stati raccolti “indizi schiaccianti”. Il 28enne, da circa un anno alloggiato all’albergo Arcobaleno che ospita richiedenti asilo, aveva stretto amicizia con la vittima e il marito di quest’ultima, abitanti in un piccolo appartamento situato di fronte all’hotel. E giovedì scorso avrebbe trascorso il pomeriggio con la donna nella casa di quest’ultima. Poi ci sarebbe stato un litigio tra i due in seguito al quale avrebbe appiccato le fiamme, dando fuoco ad una bombola di gas, prelevata dalla cucina della casa della vittima e poi posizionata davanti alla porta di una stanza dell’abitazione. Ulteriori dettagli saranno resi noti in un conferenza stampa convocata in questura a Pistoia alle 11.30.
ANSA