Questo magnifico edificio in stile eclettico-coppedé del primo Novecento, all’angolo Teodorico-Colonna a Milano, era la sede della Fondazione benefica Padre Beccaro e fino a una quindicina d’anni fa era meta di turisti e studenti di architettura, che lo fotografavano da tutti i punti di vista.
Poi la Fondazione Beccaro, probabilmente vittima di amministrazioni meno avvedute di quelle dei decenni precedenti, lo ha lasciato andare. In una città seria con una Amministrazione veramente Civica, e non politica di sinistra, sarebbe stato intimato alla proprietà il ripristino della facciata di indiscutibile pregio architettonico, a tutela del decoro cittadino. Non risulta avvenuto.
Dopo l’incuria della Giunta Pisapia, la Giunta Sala sta facendo di peggio: ha deciso – con piena soddisfazione dell’assessore Majorino – di affittare l’edificio per accogliervi molte centinaia di migranti dal prossimo 1. novembre. Scelta sciaguratamente improvvida.
Solo un Sindaco e un Assessore, evidentemente nemici di Milano e della sua grande tradizione architettonica, possono irresponsabilmente degradare un edificio di pregio ad “accampamento” per migranti ufficialmente “in transito”. Compromettendo l’ambiente e la sicurezza del quartiere dove sorge, penalizzando commerci e locali di svago come bar e ristoranti che hanno richiesto impegnativi investimenti.
Il presidente della Lombardia, Maroni, è stato capace di opporsi alla occupazione dei territori Expo. Il sindaco di Capalbio è stato capace di evitare l’imbarbarimento di una località di pregio turistico-culturale. Il sindaco Sala e l’assessore Majorino – incautamente eletti da milanesi ingenui – non sembrano in grado di fare altrettanto. Devono tutto al padrinato politico del PD, non possono opporsi. E Milano paga il prezzo di questa obbedienza. A quando i migranti ospitati alla Rotonda della Besana o nei prati di City Life?
Grazie Sala, grazie Majorino
Gianni de Felice