CITTA’ DEL VATICANO, 24 SET – “Stabilire un dialogo sincero e relazioni fraterne tra tutti, in particolare tra quanti confessano un Dio unico e misericordioso, è una urgente priorità che i responsabili, sia politici sia religiosi, devono cercare di favorire e che ciascuno è chiamato ad attuare intorno a sé”.
“Con viva commozione – ha detto – incontro voi, che soffrite nel vostro corpo o nel vostro animo perche’, una sera di festa, la violenza vi ha colpito ciecamente, voi o uno dei vostri cari, senza badare all’origine o alla religione.”
Lo ha detto il Papa alla delegazione di Nizza e ai parenti delle vittime dell’attentato dei terroristi islamici del 14 luglio scorso, ricevuti oggi nell’Aula Paolo VI. “Quando la tentazione di ripiegarsi su sé stessi, oppure di rispondere all’odio con l’odio e alla violenza con la violenza è grande, un’autentica conversione del cuore è necessaria”, ha affermato. “Desidero condividere il vostro dolore- ha detto ancora il Papa -, un dolore che si fa ancora più forte quando penso ai bambini, persino a intere famiglie, la cui vita è stata strappata all’improvviso e in modo così drammatico. A ciascuno di voi assicuro la mia compassione, la mia vicinanza e la mia preghiera”.
La Chiesa, ha assicurato, “vi resta vicina e vi accompagna con immensa compassione”. Con la sua presenza accanto a voi in questi momenti cosi’ pesanti da affrontare, essa chiede al Signore – ha invocato il Papa – di venirvi in aiuto e di mettere nei vostri cuori sentimenti di pace e di fraternità”.
Si sono fratelli dovete accoglierli, ma va a c.