Bando abitazioni per richiedenti asilo, Morrone: No accoglienza senza controllo

BANDO PER ABITAZIONI PER STRANIERI. MORRONE (LEGA NORD): NO ALL’ACCOGLIENZA
SENZA CONTROLLI

“Troviamo davvero sconcertante per non dire preoccupante il contenuto del bando
prefettizio per individuare soluzioni abitative private da utilizzare per
accogliere richiedenti asilo nel territorio dell’Unione della Romagna
Forlivese”.
Lo afferma Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, che
spiega:
“E’ evidente che la responsabilità delle scelte non ricade sulla Prefettura di
Forlì che, crediamo, mette in pratica scelte fatte dal ministro Angelino Alfano
e dai responsabili ministeriali del settore, tuttavia non possiamo non rimarcare
che si tratta di scelte pericolose e irresponsabili. Ipotizziamo infatti che i
‘furbetti dell’asilo senza se e senza ma’ puntino oggi all’accoglienza diffusa
sul territorio, cioè quella che non concentra gli stranieri in strutture ben
individuabili, in modo tale da confondere la cittadinanza e da non impattare
sull’opinione pubblica.

Se, infatti, si distribuiscono questi immigrati sul territorio, in case private,
l’impatto sulla collettività, ma solo nell’immediato, è senz’altro minore. Ma ci
chiediamo e chiediamo alle autorità preposte: chi controllerà le attività di
queste persone, chi garantirà per la sicurezza, chi verificherà lo stato della
loro salute? Non nascondiamoci dietro un dito. Sappiamo bene tutti che tra
questi stranieri ci sono persone perbene, ma non si può dire così di tutti.
Anzi. Abbiamo avuto esempi molto poco edificanti, a Cesenatico, come a Pinarella
e altrove, e situazioni pericolose.

Irradiando gli immigrati in case private,
disperse sul territorio, nessuno può sapere cosa succederà e chi se ne assumerà
le responsabilità. Senza considerare che ci sarà sicuramente chi vedrà in questa
possibilità il modo di lucrare anche su abitazioni fatiscenti o poco adatte
all’accoglienza, senza curarsi delle possibili e ipotizzabili ricadute sui
residenti del vicinato: una per tutte, la caduta verticale dell’appetibilità
delle abitazioni confinanti”.