L’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn, non ha fama di essere un conservatore e sono in molti gli osservatori che lo vedono come prossimo candidato al soglio di Pietro. Proprio per questo va ascoltato con molta attenzione il suo grido di allarme quando ha evocato il rischio di una nuova “conquista islamica dell’Europa”, nell’anniversario della battaglia che mise fine all’assedio dei turchi della capitale asburgica nel 1683.
Noi europei “siamo un po’ come il fratello minore” della parabola evangelica del figliol prodigo, ha detto il porporato nell’omelia che ha pronunciato l’11 settembre a Vienna per la ricorrenza del Santissimo Nome di Maria. “Abbiamo sperperato l’eredità, abbiamo sperperato e sprecato l’eredità cristiana. E ora ci chiediamo a cosa assomiglia l’Europa. Ci accade come al figliol prodigo che sprecato il bene prezioso del Padre, la preziosa eredità cristiana. E ora ci scopriamo scoperti quando siamo in situazione di necessità. Non solo economicamente, anche questo avverrà – ha proseguito il porporato domenicano, allievo di Joseph Ratzinger e stimato da Papa Francesco – ma ancor più dal punto di vista umano, religioso e della fede. Che ne sarà dell’Europa?”. Parole che non mancheranno di far riflettere le coscienze in un momento in cui l’Austria deve tornare al voto a dicembre per ripetere il voto presidenziale annullato a maggio per irregolarità.
“Oggi, 333 anni fa, Vienna è stata salvata”, ha detto Schoenborn. “Ci sarà un terzo tentativo di conquista islamica dell’Europa? Molti musulmani lo pensano e lo desiderano e dicono: questa è l’Europa alla fine”. L’Europa che ha rifiutato di introdurre nella sua Costituzione (poi naufragata per il no al referendum dei francesi e degli olandesi) delle sue radici cristiane.
Già questa estate il cardinale Schoenborn, in un’intervista apparsa sul quotidiano economico finanziario austriaco Der Standard, si era lungamente espresso sulla questione dell’islam, pochi giorni dopo l’attentato terrorista di Nizza. “Che sia giusto o meno”, aveva detto il porporato del paese la cui presidenza è contesa dall’estrema destra di Norbert Hofer, i terroristi oggi rivendicano l’adesione all’islam, non ad altre religioni, e questo è “un grande problema per l’islam”. […]