Rallenta nell’area euro la crescita di salari e costi del lavoro, che in Italia continuano addirittura a subire contrazioni. Nel secondo trimestre infatti, riporta Eurostat, in media il costo per ora lavorata ha segnato un più 1 per cento su base annua nell’Unione valutaria, a fronte del più 1,6 per cento dei primi tre mesi. Questa dinamica deriva da un più 0,9 per cento delle retribuzioni e un più 1,4 per cento degli altri costi che gravano sul lavoro. In Italia invece, secondo la fotografia scattata dall’ente di statistica comunitario, il costo per ora lavorata ha registrato un meno 1,1 per cento, sempre nel secondo trimestre e sempre su base annua, dopo il meno 1,5 per cento dei primi tre mesi. E questo riflette il meno 0,5 per cento delle buste paga e un meno 2,8 per cento sugli altri costi del lavoro.
Oltre all’Italia solo in Lussemburgo (sempre -1,1%) e in Finlandia (-2%) si sono registrate contrazioni del costo del lavoro. In Germania la crescita ha segnato un rallentamento all’1,8 per cento (dal più 2,8%) in Francia all’1,4 per cento (dal più 2 per cento). (askanews)