Guardia medica devastata da immigrati, dottoressa aggredita

 

Medici in prima linea. Non è il titolo di una serie statunitense di telefilm, ma la dura realtà che si sono trovati a vivere gli addetti alla guardia medica turistica istituita da pochi giorni a Lido Tre Archi dall’Area Vasta 4, in collaborazione con il Comune di Fermo. Una bella iniziativa se non fosse per i rischi corsi dai sanitari in due pomeriggi: prima l’assalto di un uomo di colore ubriaco, che ha devastato ogni cosa, poi l’assedio di un gruppo di indiani che hanno aggredito il medico di guardia e preso a calci e pugni l’auto con cui ha cercato di scappare.

Dieci i medici, nove donne e un uomo, si trovano a far fronte, uno alla volta, ad un orda di persone, quasi esclusivamente extracomunitari, che cercano di utilizzare la guardia medica turistica invece del medico di famiglia. Non è un caso che all’inaugurazione del servizio, un uomo di colore ubriaco, dopo aver preso di mira il medico di turno, ha fatto irruzione nell’ambulatorio, seminando terrore e devastazione. Per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei carabinieri, che hanno bloccato l’extracomunitario in stato di alterazione.

L’altro ieri la stessa dottoressa, spaventata per l’esperienza vissuta il primo giorno, si è fatta accompagnare al lavoro dal fidanzato. Una precauzione che non è stata sufficiente ad evitare di essere circondata da un gruppo di indiani che l’hanno presa di mira e l’hanno inseguita nel suo tentativo di fuga in macchina. Non soddisfatti, gli stranieri, vista la loro preda scappare, hanno danneggiato l’auto con calci e pugni.

Visto che il Comune è stato partecipe di questa significativa iniziativa, forse sarebbe il caso che i medici in servizio vengano assistiti almeno da un agente della polizia municipale e che il locale del primo soccorso venga spostato in una zona più sicura del quartiere.

Resto del Carlino