“Io non uso la parola guerra. Rispetto chi lo fa. Dal Papa, che in queste ore a Cracovia con la Giornata Mondiale della Gioventù mi ricorda i tempi di Parigi o Tor Vergata quando anche io partecipavo a questi raduni, fino a Hollande o Merkel. Loro hanno usato la parola guerra. Io preferisco parlare di terrorismo. La sostanza, tuttavia, non cambia molto. E non cambia soprattutto la necessità che l’Islam moderato faccia sentire la sua voce, forte e chiara e senza alcun tentennamento”.
Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in una intervista a Repubblica.Renzi condivide sia le parole di Papa Francesco che la riaffermata linea dell’accoglienza dei migranti ribadita da Angela Merkel. “Accoglienza, certo. Siamo in prima fila su questo, da sempre, e lo siamo in particolar modo sul salvataggio di vite umane. Detto questo se c’è un obiettivo che l’Europa non ha ancora centrato è la gestione continentale dei rimpatri. Vogliamo salvare tutti quelli che troviamo in mare, ma non possiamo tenerli tutti in Italia. Ancora i numeri sono gestibili, ma l’Europa deve collegare strategie di cooperazione internazionale con rimpatri, altrimenti il sistema salta”. (askanews)