Maria, scomparsa un anno dopo la morte del marito: la Procura indaga per omicidio
Di lei non si hanno più notizie dal 5 maggio scorso. E’ giallo in Calabria sulla scomparsa di Maria Chindamo, imprenditrice agricola di 44 anni residente con i suoi tre figli a Laureana di Borrello, centro di poco più di cinquemila anime in provincia di Reggio Calabria.
I carabinieri di Tropea stanno setacciando palmo a palmo la zona di Nicotera e le campagne del Vibonese, ma la speranza di trovare in vita Maria si fa sempre più flebile.
Troppi, secondo gli inquirenti, gli indizi che fanno temere il peggio. Tracce di sangue sono state trovate all’interno del Suv della donna, e sul muro di cinta dell’azienda. Chi indaga pensa che la 44enne possa essere stata rapita davanti alla sua azienda, forse da tre uomini, e poi uccisa. Per questo la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Ma c’è un particolare che ha attirato l’attenzione degli inquirenti, come riporta il Corriere della Sera. Una coincidenza tragica che lascia pensare: esattamente un anno prima del rapimento, il 6 maggio 2015, il marito della donna, Ferdinando Puntuniero, si era tolto la vita, impiccandosi, dopo che la coppia aveva deciso di separarsi.
Scrive il quotidiano di via Solferino:
Questo particolare per gli inquirenti assume una importanza notevole. Così come le testimonianze di amici e conoscenti della donna che dopo il suicidio del marito si era trasferita a Tropea