Un risarcimento di quasi 21 milioni di euro. Lo chiede la Corte dei Conti di Roma nei confronti di 21 imputati nel maxiprocesso Mafia Capitale e in particolare ad ex dirigenti di municipalizzate. I magistrati contabili affermano che a Roma “la cosa pubblica, con riferimento ad intere gestioni, è stata costantemente deviata dal perseguimento dei fini di interesse generale alla cura di interessi privati illeciti”.