La denominazione ufficiale è nuove sostanze psicoattive, ma le si conosce soprattutto sotto la fuorviante definizione di “droghe legali”. Legali in quanto frutto di sempre nuove sintesi e composizioni, che evolvono e si moltiplicano troppo rapidamente perché la legislazione contro gli stupefacenti possa classificarle.
Cifre e voci che abbiamo raccolto in Irlanda e Regno Unito schizzano però un fenomeno allarmante: di “droghe legali” si muore. E anche quando non si muore, gli effetti sono devastanti.
La legge chiude i negozi, internet aggira il divieto (e recapita a casa)
Se in Irlanda la vendita nei negozi è stata vietata per legge, una ricerca condotta da Tim Bingham dimostra che il commercio delle nuove sostanze psicoattive è ancora florido in rete. “Qui abbiamo per esempio dell’incenso vegetale K2 – ci mostra sul suo computer -. Come vedete, il prezzo è di 7,95 sterline. Ne propongono varietà differenti ed è venduto in formule da 1,3 oppure 6 grammi. Per gli acquisti non serve registrazione, non si richiedono dati personali. Tutto si fa nel più assoluto anonimato. E l’acquisto vi arriva a casa l’indomani”.