L’Unione europea non è composta solo da cinque-sei Paesi ma da ventotto membri, e tutti insieme debbono affrontare la crisi dei migranti. Ma l’Ue oggi “si è un po’ persa, è difficile volerle bene. Ha smarrito quei principi” che hanno ispirato la sua nascita. Alcuni Paesi membri “intendono l’Unione solo come erogatrice di fondi strutturali” (che sono soldi dei cittadini europei rapinati dalla UE) e non altro e questo “significa tradire lo spirito europeo”.
I principi di accoglienza, solidarietà, il rispetto dei diritti umani facevano dell’Ue “una bussola morale” ma ora per alcuni questi valori “non sono più centrali”. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo a Radio anch’io.
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L’intesa che l’Ue (non avendo trovato un accordo al proprio interno) ha raggiunto con la Turchia per la gestione, per “la delocalizzazione” del problema dei migranti – che viene di fatto “esternalizzato” – rappresenta “una macchia per l’Europa”. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo a Radio anch’io.
Secondo Boldrini “l’Unione Europea sul diritto d’asilo si gioca la propria reputazione: questo è un diritto che nasce dalla civiltà europea e l’Europa non se ne può sbarazzare”. Per i migranti economici invece, è “la legge Bossi-Fini che genera irregolarità, perché nessuno la mette in pratica e si fanno degli escamotage che alimentano questa irregolarità”.
Insomma, ha aggiunto, L’Europa “per avere una posizione realistica deve avere una politica migratoria realistica. Se abbiamo quota zero di ingressi, è chiaro che dobbiamo aspettarci ancora irregolari, morti, domande d’asilo strumentali perché l’asilo diventa l’unico canale legale”. A questo punto, ha concluso Boldrini, “una presa d’atto della realtà farebbe bene a tutti”.
L’unica presa d’atto che sarebbe necessaria sarebbero le dimissioni immediate e irrevocabili della Boldrini!