La Camera dei deputati dichiara guerra ai piccioni. E nel cortile interno di Montecitorio, luogo di relax, pausa sigaretta e quattro chiacchiere tra una votazione e l’altra per i deputati, fa la sua comparsa un bellissimo esemplare di falco, con tanto di addestratori. Posizionato su un piccolo trespolo, il rapace ‘domina’ il cortile della Camera, a caccia di volatili. L’operazione, che richiedera’ un po’ di tempo, viene svolta di sabato per non creare disguidi, e per consentire al falco di svolgere senza distrazioni il suo compito. L’obiettivo e’ di allontanare una volta per tutte dal palazzo i piccioni, da sempre presenze abituali in cortile.
Fino a qualche settimana fa, infatti, i piccioni occupavano indisturbati cornicioni e davanzali delle vetrate, svolazzavano da un angolo all’altro del cortile, senza disdegnare un bagnetto nella fontana centrale, con i conseguenti problemi legati a questioni di igiene e pulizia. Ora, soprattutto dopo ‘l’incidente’ che si e’ verificato due mesi fa e che ha creato qualche problema ai lavori stessi dell’Aula, Montecitorio ha deciso di ‘mettere al bando’ i piccioni. Da qui ‘l’operazione falco’.
Lo scorso 4 marzo un piccione aveva oltrepassato il limite esterno del palazzo, entrando dentro la Camera per andare ad appollaiarsi proprio sopra uno dei lampadari che sovrastano il Transatlantico, creando un po’ di panico tra i deputati e i commessi, inutilmente indaffarati a cercare di far volare via il pennuto. A ristabilire la calma sono stati i vigili del fuoco. Un episodio che, se il falco eseguira’ per bene il suo compito, non dovrebbe ripetersi piu’. (AGI)