UE: povertà in crescita, numeri drammatici anche per l’Italia

 

Roma – Disuguaglianza e povertà in crescita all’interno dell’Unione europea, male l’Italia. Lo scrive EUNEWS.it

poverta

La disuguaglianza, tra il 2013 e il 2014, è cresciuta in quasi tutti gli Stati membri (salvo che Francia, Croazia, Lussemburgo, Ungheria e Malta). I dati sono leggibili nel dossier del Servizio Studi di Montecitorio e Palazzo Madama, dedicato alle previsioni economiche della Commissione Ue, pubblicato in occasione della recente audizione di Valdis Dombrovskis (Lettonia, PPE), Commissario competente per l’euro e il dialogo sociale, davanti alle Commissioni riunite Bilancio, Lavoro e Politiche Ue di Senato e Camera.

Nonostante i recenti miglioramenti, la disuguaglianza continua ad essere un problema particolarmente preoccupante anche in Bulgaria, Estonia, Grecia, Spagna, Lettonia, Lituania, Portogallo e Romania.

E per quanto riguarda l’Italia, i numeri che la contraddistinguono non sono certo idilliaci. Anzi, l’italia, con un indice di rischio povertà pari al 28,3% si pone ben al di sopra della media Ue-28, che e’ del 24,5 per cento.

E numeri non consolanti per Roma anche in rapporto alla condizione lavorativa della popolazione. In Italia più di un occupato su 10 (11%) era a rischio povertà nel 2014. E uno su 10 tra i pensionati. .

Alcuni numeri per l’ex treno Germania. A rischio povertà un lavoratore su 10, e il 16,6% tra i pensionati, a fronte di una media europea del 12,7%