Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito “una provocazione”, il rapporto sui progressi della Turchia stilato dal parlamento europeo e relativo l’anno 2015. A riportare la notizia l’agenzia Anadolu, secondo cui, alla base della reazione del presidente turco, ci sarebbero le critiche espresse dal rapporto in riferimento alle grandi opere, alla sicurezza e alla liberta’ di stampa.
Erdogan minaccia: “Ha molto piu’ bisogno l’Unione Europea della Turchia che la Turchia dell’Unione Europea”.
Rispetto ai progetti infrastrutturali pianificati da Ankara, il Parlamento europeo ha chiesto alla Turchia di agire “in maniera ecosostenibile, tenendo presenti le necessita’ della popolazione e gli impatti ambientali a medio e lungo termine”. Rispetto a quete osservazioni il presidente turco ha replicato che la Turchia “non ha nessuna intenzione di rinuciare agli obiettivi fissati per il 2023”, per poi invitare Bruxelles a “tenere a mente queste parole”.
Il riferimento e’ al canale che colleghera’ il Mar Nero e il Mare di Marmara, il terzo aeroporto e il terzo ponte sul Bosforo, i cui lavori sono ormai alla fine.
Erdogan ha poi confermato la notizia di ieri, secondo cui “il rapporto e’ stato respinto a Bruxelles”. “La nostra reazione non e’ riferita al rapporto in se’, ma alla superficialita’ con cui e’ stato preparato”, ha detto Erdogan.
Secondo il presidente la stesura sarebbe stata influenzata dalle idee di esponenti del partito filo curdo Hdp, spesso in visita a Bruxelles. (AGI)
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