Napoli, incendiata casa della compagna del presunto assassino di Fortuna

 

Svolta nell’inchiesta sull’omicidio della piccola Fortuna Loffredo, di soli sei anni, avvenuto il 24 giugno 2014 nel Parco Verde di Caivano, nel Napoletano: è stata gettata dall’ottavo piano dal presunto “orco” che abusava da tempo di lei, il vicino di casa Raimondo Caputo, perché si era rifiutata di subire l’ennesima violenza. Lo ha ricostruito la Procura di Napoli Nord che per quasi due anni si è scontrata con un muro di omertà che ha protetto dall’interno dello stabile il 44enne Caputo, compagno della vicina di casa della piccola vittima. ANSA

Fortuna-Loffredo

Un gruppo imprecisato di persone, si vocifera che si tratti di donne residenti nel Parco Verde, ha incendiato l’abitazione di Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo, dove probabilmente si verificavano solitamente le violenze ai danni dei bambini della zona, fra cui Fortuna Loffredo.  Bimba precipitata dal balcone e muore; perizia: “subì abusi sessuali cronici”

Gli animi nel Parco Verde sono molto accesi, dopo la svolta nelle indagini, culminata con l’arresto per violenza sessuale e omicidio, Raimondo Caputo, compagno della vicina di casa di Fortuna, Marianna Fabozzi.

L’uomo era già in carcere insieme alla compagna da novembre 2015. I due, allora, furono fermati con l’accusa di violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni.

Anche il figlio della donna, Antonio, morì in circostanze sospette e si pensa che i bimbi uccisi possano essere finiti in una rete di pedofili che operava proprio nel Parco Verde di Caivano.

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