Torna in commissione il ddl sulla legittima difesa approdato in Aula questa mattina. L’Assemblea ha approvato la richiesta in questo senso avanzata da Ap per 160 voti di scarto. Protesta la Lega, che espone cartelli con la scritta “La difesa è sempre legittima” e urla “vergogna” verso i banchi del Pd.
L’emendamento Pd con il quale è stato di fatto riscritto il testo base della Lega, oltre a vedere il Carroccio sulle barricate non convince infatti neppure Ap.
“Serve una normativa di dettaglio puntuale e tassativa” che eviti una giustizia “a macchia di leopardo”, spiega l’ex viceministro della Giustizia Enrico Costa, ribadendo un concetto che già in marzo aveva illustrato: quello che, in qualche modo, la presenza di bambini in casa giustifichi la legittima difesa di fronte ad “una criminalità attrezzata per neutralizzare i proprietari”.
Sulla norma, insomma, i giochi sono tutt’altro che chiusi. “Per noi il testo così va bene” spiega il responsabile Giustizia del Pd David Ermini, autore dell’emendamento con cui si modifica l’art. 59 ed escludendo “la colpa dell’agente se l’errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un grave turbamento psichico ed è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto”.
L’emendamento, non intervenendo sull’art.52 del codice penale (che disciplina la difesa legittima) lascia una certa discrezionalità al magistrato andando in direzione contraria alle intenzioni leghiste ma non convincendo neppure Ap. ansa