6 FEB – L’agenzia Nuova Cina, citando l’amministrazione dell’aviazione civile, scrive oggi che alle compagnie aeree cinesi ”non e’ permesso pagare la tassa e neanche alzare i prezzi o aggiungere altre tasse in assenza di un permesso governativo”. La legislazione viene avversata non solo dalla Cina, che la considera una ”pratica scorretta”, ma anche da Stati Uniti, India e Canada.
La Commissione europea non ha alcuna intenzione di fare ”marcia indietro” sulla nuova tassa sulle emissioni aeree: lo ha detto oggi un portavoce di Bruxelles commentando alcune indiscrezioni di stampa secondo cui la Cina avrebbe vietato alle compagnie aeree del Paese di pagare la tassa.
”Non facciamo marcia indietro rispetto alla nostra legislazione, la legislazione verra’ applicata alle compagnie che operano in Europa”, ha detto il portavoce. L’esecutivo Ue, ha comunque sottolineato, ”non ha ancora visto alcuna informazione dettagliata (su questo tema) da parte delle autorita’ cinesi”.
Lo scorso dicembre la Cina si era dichiarata ”ostile” alla ”decisione unilaterale” dell’Unione Europea di imporre alle compagnie aeree che volano sul proprio territorio di acquistare una quota delle loro emissioni dei gas inquinanti CO2.
In particolare, il portavoce del ministero degli Esteri, Liu Weimin, aveva affermato che la Cina ”si augura che l’Ue agisca con prudenza e prenda una posizione pragmatica in consultazione con la Cina e gli altri partner”.
(ANSA)