L’inquilino ottantenne, con problemi di salute mentale, è uscito dalla sua abitazione di Firenze per finita locazione e ha trovato temporaneamente alloggio in albergo. Il Sunia: “Nessuna pietà, il signore sempre in regola coi pagamenti, la sua pensione non gli consente di trovare un altro affitto”
FIRENZE – Ottantenne sfrattato per finita locazione e costretto a dormire in albergo. E’ la storia, drammatica, di Vasco, signore fiorentino con problemi di salute mentale che questa mattina, in via di Ripoli, si è visto arrivare l’ufficiale giudiziario e il proprietario di casa per l’esecuzione dello sfratto. Uno sfratto previsto dal contratto di locazione, scaduto, ragione per cui l’inquilino ha dovuto lasciare l’appartamento per legge. Sul posto, stamattina c’era anche Laura Grandi del Sunia (il sindacato degli inquilini), che ha chiesto una proroga di un mese per dare il tempo all’anziano inquilino di trovare una sistemazione dignitosa. “La proprietà – ha detto Grandi – non ha voluto sentir ragioni, si è lavata la coscienza pagando una settimana di albergo all’inquilino, non c’è stata nessuna pietà”.
A rendere più drammatica questa storia, il disagio mentale dell’anziano signore, che non aveva avvertito l’assistente sociale della finita locazione e dello sfratto imminente. Questa mattina, durante l’esecuzione dello sfratto, l’uomo ha dato in escandescenza con urla e pianti. Vasco viveva in questa casa da circa trent’anni e qui custodiva i ricordi di tutta una vita. La casa, ubicata in una zona molto elegante di Firenze, era costituita di tre stanze arredate minuziosamente, piene di libri e gagliardetti della Fiorentina, di cui è tifoso. Tanti testi sulla guerra e sulle armi, argomento di cui era appassionato. “Pagava alla proprietà 150 euro di affitto, secondo le tariffe dell’equo canone, ed era in regola coi pagamenti” hanno spiegato dal Sunia.
Vasco guadagna 580 euro di pensione, una cifra che difficilmente gli consentirà di trovare una sistemazione simile alla sua vecchia casa. L’uomo si trova adesso in un piccolo albergo non distante dalla propria abitazione. Sul caso si stanno interessando i servizi sociali del Comune di Firenze. “Ci stiamo attaindo per trovare una sitemazione abitativa adeguata per questa persona” ha detto l’assessore alle politiche sociali Sara Funaro.