Potenziare e innovare le modalità di presa in carico dei minori e giovani stranieri sul territorio italiano. E’ l’obiettivo del bando ‘Never alone: un domani possibile per i minori e giovani profughi in Italia soli. Possono partecipare tutte le organizzazioni che si occupano dell’accoglienza e dell’integrazione dei minori che arrivano in Italia senza genitori. Il budget è di 3,5 milioni di euro.
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L’iniziativa è promossa da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena (nel quadro del programma europeo Epim – European Programme for Integration and Migration). Saranno sostenuti progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del terzo settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo.
Diversi gli ambiti di intervento: accoglienza, educazione, formazione, accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze. La presenza di minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia e in tutti i Paesi europei è in continua crescita. Nel 2015 sono 12.360 i minori non accompagnati sbarcati sulle nostre coste (Unhcr). L’iniziativa delle fondazioni si dedica a centinaia di essi, offrendo un contributo importante al problema.
Negli ultimi anni e a partire dalle crisi mediorientali e nordafricane del 2011 il consistente flusso di arrivi non programmati via mare ha accresciuto il numero di bambini e giovani migranti che hanno affrontato il viaggio con i genitori o da soli. In particolare, secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, su 154mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015 oltre 16mila erano minori, e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani e somali i giovanissimi che hanno attraversato da soli il Mediterraneo per giungere in Italia.
“A questi ragazzi che arrivano soli in Italia, perché orfani o perché i genitori li affidano ad altri imbarcandoli, vogliamo dedicare i nostri sforzi perché trovino comunità in grado di accoglierli e seguirli durante la loro presenza nel nostro Paese” dichiara Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo. “Tutti insieme possiamo contribuire a costruire il loro e il nostro domani” sottolinea Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo. “L’idea di unire le forze mi sembra un segnale di speranza, bello e concreto – evidenzia Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud – L’amara constatazione è vedere che le risposte, politiche prima che solidali, purtroppo vengano solo dalla società civile”.
L’obiettivo, rimarca Andrea Valcalda, consigliere delegato di Enel Cuore, è “dare una risposta concreta ai bisogni” di questi minori, “promuovendo lo sviluppo di percorsi efficaci di inserimento per garantire accoglienza, inclusione e sostegno“. Per Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione CRT, “l’accoglienza dei giovani stranieri più esposti a condizioni di marginalità e disagio rappresenta una sfida di importanza decisiva per la società”. “Con la partecipazione al bando Never Alone possiamo oggi, insieme ad altre sette Fondazioni da tutta Italia, contribuire a prenderci cura dei più piccoli e deboli” afferma Andrea Silvestri, direttore generale Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
I minori stranieri, ricorda Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, sono “persone che, per il difficile contesto da cui provengono e per i rischi a cui sono esposte, si trovano in una condizione di particolare vulnerabilità”. ” E “solo una risposta corale – sottolinea Davide Usai, direttore generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena – può far fronte a questa nuova emergenza sociale e civile”. (AdnKronos)
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