Il nome Aum Shinrikyo, pronunciato in Giappone, fa ancora paura. Tanto che il movimento religioso erede di quel gruppo che fece strage nella metropolitana di Tokyo nel 1995 usando il gas sarin oggi usa un altro nome: l’Aleph. Eppure esistono frammenti di quel passato che talvolta riemergono.
E’ il casso di 58 membri dell’organizzazione religiosa, che oggi le autorità del Montenegro hanno deciso di espellere. La gran parte di questi componenti di Aum sono appartenente a quella branca russa della setta giapponese, sulla quale poco si è saputo dopo l’arresto dei vertici del movimento, a partire dal guru Shoko Asahara.
“La polizia ha ottenuto delle informazioni, provenienti dai servizi di sicurezza partner, dimostrano che un gruppo di stranieri, membri di un gruppo religioso chiuso, soggiornano in Montenegro”, ha indicato la polizia in un comunicato. Una fonte inquirente ha precisato che questi stranieri – 43 di nazionalità russa, quattro bielorussi, quattro giapponesi, tre ucraini e uno uzbeko – sono appartenenti alla Aum Shinrikyo. Gli adepti si erano fermati in un hotel a Danilvgrad, 20 chilometri a est di Podgorica, non si capisce bene a far cosa. La polizia li ha fermati, ha verificato che non erano in possesso di un visto turistico valido e ha ordinato che lascino il paese balcanico. L’Ambasciata russa a Podgorica, dal canto suo, ha affermato che nessun cittadino ha chiesto la sua assistenza.
La fretta con la quale le autorità montenegrine hanno disposto l’espulsione è legata con il curriculum del movimento religioso. Nel 1995 Aum Shinrikyo – un millenarista, bizzarro miscuglio di dottrine buddiste, shintoiste e di pratica yoga – mise in pratica un folle piano distruttivo, spandendo gas nervino nella metropolitana di Tokyo e provocando 13 morti e oltre 5.500 intossicati, molti dei quali continuano a portare addosso le conseguenze di quell’attentato. L’attacco era venuto dopo una serie di altri crimini che non erano, al momento, ancora stati scoperti e che il movimento era riuscito a nascondere anche grazie al suo status di gruppo religioso. (ASKANEWS Con fonte Afp)