Far saltare in aria una chiesa con i 15 chili di perossido di acetone (Tatp), l’esplosivo tanto pericoloso quanto relativamente facile da produrre, ribattezzato “madre di satana”, ritrovato nel covo dei terroristi di Zaventem. Un progetto allarmante. Tanto più che, a cinque giorni dagli attentati di Bruxelles, la polizia sta ancora cercando otto presunti complici della cellula jihadista. Sono tutti prevalentemente francesi e belgi. E sono a piede libero.
Secondo il francese Journal du Dimanche, che cita il legale di uno dei detenuti in Belgio per gli attacchi all’aeroporto di Zaventem e alla metro Maelbeck, la rete jihadista legata agli attacchi di Parigi e Bruxelles aveva pianificato di effettuare un attacco contro una chiesa. Un membro del commando avrebbe raccontato al legale che la cellula di Salah Abdeslam progettava “un grande colpo” contro “un tempio cristiano”. IL GIORNALE