Bruxelles sotto attacco: kamikaze in aeroporto ed esplosioni in metro. Morti e feriti

 

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Terrore a Bruxelles. Tredici morti e 35 feriti. E’ questo il bilancio dell’attentato all’aeroporto di Zaventem dove 2 esplosioni si sono verificate poco prima delle 8 di stamattina nella sala partenze. Ma nella capitale belga esplosioni hanno colpito anche la stazione della metropolitana di Malbeekla, dove sarebbero morte 10 persone, e Schuman. In aeroporto – Quello compiuto questa mattina all’aeroporto di Zaventem sarebbe stato un attentato suicida, secondo la VRT, radio televisione fiamminga del Belgio.

Sarebbero state piazzate 3 bombe in tutto: un terzo ordigno è stato rinvenuto dopo le due esplosioni, una vicino al banco di Brussels Airlines e l’altra vicino al banco di American Airlines. L’aeroporto è stato chiuso, nessun volo parte dallo scalo o vi atterra, riferisce la Rtbf. Prima delle due esplosioni nello scalo sono stati sentiti urla in arabo e spari, secondo l’agenzia di stampa belga BELGA.

Centinaia di persone sono state evacuate dal terminale e si trovano nel piazzale antistante, bagagli alla mano. Le ambulanze, le auto della polizia ed i mezzi dell’esercito vanno e vengono: le forze dell’ordine e i militari hanno chiuso il terminal per consentire le operazioni di soccorso e per isolare la zona a fini investigativi e non lasciano entrare nessuno, come prassi in questi casi. I militari hanno anche occupato gli edifici che sovrastano il terminal, come il silos dei parcheggi. Un testimone: “La gente è fuggita abbandonando le valigie”Metro –

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Un’esplosione ha colpito la stazione di Malbeek, in pieno centro a Bruxelles: avrebbe provocato la morte di 10 persone. E’ accaduto intorno alle 9.15. Secondo testimoni citati da Le Soir, dei testimoni hanno visto persone coperte di sangue uscire dalla fermata che si trova vicino alle istituzioni europee. Un’esplosione sarebbe avvenuta anche alla stazione di Schuman, nella zona dove hanno sede le istituzioni comunitarie, vicina alla stazione di Maelbeek.

Tutte le stazioni della metro di Bruxelles sono state chiuse. Tutti i trasporti pubblici di Bruxelles sono stati interrotti per sicurezza. Intanto è stato elevato a 4 il livello della minaccia terroristica e attivato “il piano catastrofe”. Lo ha annunciato Lodewijk De Witte, governatore del Brabante fiammingo, dove si trova lo scalo. Tutti i servizi competenti, scrive il sito di ‘Le Soir’, sono stati convocati al comitato di coordinamento, che analizzerà la situazione, in raccordo con il centro di crisi nazionale, per definire le misure necessarie. Le autorità belghe temevano nuovi attentati dopo l’arresto venerdì scorso del super ricercato Salah Abdeslam, tanto che l’allerta terrorismo era rimasta a livello 3, un gradino sotto l’allerta massima a livello 4.

Già domenica il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, aveva dichiarato che Abdeslam “era pronto a rifare qualcosa a Bruxelles”. “Abbiamo trovato molte armi, delle armi pesanti durante le prime indagini e abbiamo trovato una nuova rete attorno a lui a Bruxelles”, aveva aggiunto. “Siamo lontani dall’aver risolto il puzzle”, aveva ammesso ieri il procuratore federale belga Frédéric van Leeuw in una conferenza stampa a Bruxelles, assieme al procuratore di Parigi Francois Molins. “Il fatto di aver trovato dei combattenti stranieri dotati di armi pesanti è naturalmente preoccupante – ha aggiunto – è evidente che non erano qui per un pic nic. L’inchiesta dovrà determinare se pianificavano degli attentati”.

La cattura di Abdeslam era stata preceduta martedì da una sparatoria durante un raid della polizia belga e francese contro un appartamento nel quartiere di Forest a Bruxelles. Nello scontro a fuoco era morto Mohammed Belkaid, 35 anni, che lo scorso 9 settembre ha attraversato in auto il confine austro ungherese assieme ad Abdeslam e un terzo uomo coinvolto negli attentati di Parigi, Najim Laachraoui. Durante le perquisizioni in rue du Dries a Forest erano stati trovati anche dei detonatori. La notizia è stata diffusa dalla RTBF che ricorda come subito dopo i raid delle forze dell’ordine fosse stato comunicato il ritrovamento di due kalashnikov, una riot gun, e 11 caricatori. Solo ieri si è appreso che nel covo erano presenti anche dei detonatori. Un ritrovamento che accreditava la tesi dei preparativi di nuovi attacchi da parte di Salah Abdeslam, Mohamed Belkaid e Amine Choukri. askanews