Ieri aveva promesso che avrebbe ribattuto alle critiche colpo su colpo. E Matteo Renzi non ha perso tempo: un intervento a sorpresa al congresso dei Giovani Democratici si trasforma nell’anticipo della Direzione Pd di domani, quando – promette il premier-segretario – “faremo i conti”. Perchè Renzi vuole che il partito parli di “cose serie” e la smetta di occuparsi di “piccole beghe”. E allora inizia a rispondere a tutte le critiche: sul Jobs act, sul sostegno di Verdini, sulla posizione di astensione al referendum anti-trivelle. Parlando ai giovani Dem perchè ascoltino “i grandi”, quelli che “litigano”.
Certo, “io sono orgoglioso del nostro partito che discute, mentre quelli che ci criticano aspettano che il ‘sacro blog’ dica sì o no o prendono ordini da una villa brianzola”. E tuttavia “vorrei parlare di cose serie e non di piccole beghe. Ma su questo – appunto – facciamo i conti domani”.
“Mi dicono: ‘Tu governi con i voti del centrodestra…’. Perchè abbiamo perso le elezioni! Conosco un metodo infallibile per governare senza Verdini e Alfano: vincere le elezioni, cosa che nel 2013 non è accaduta“. E aquelli che dicono ‘Verdini ha votato la fiducia…’ L’ha votata come con il governo Letta e con il governo Monti”.
Insomma, toni più che battaglieri, e dalla minoranza Pd l’unica risposta arriva in serata da Domenico Fornaro: “‘Domani facciamo i conti non è una frase che dovrebbe uscire dalla bocca del segretario di un grande partito della sinistra europea. Renzi ricordi che, da sempre, un segretario convoca la direzione del suo partito anche per ascoltare le ragioni della minoranza e per ricercare una sintesi unitaria, a maggior ragione alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali”. askanews
FAREMO I CONTI.? CON I NUMERI ARABI?. O CON I SASSOLINI?.(UNO A TE, UNO ME.?.)