La cosa che hanno fatto i social network? Mettere gli imbecilli in ordine alfabetico’. Ha esordito così Oliviero Toscani durante l’intervista di ieri ai Sociopatici di Rai Radio2, sul tema della globalizzazione digitale e dei social.
E alla domanda se dunque fosse un pò d’accordo con Umberto Eco, risponde: ‘D’accordissimo’. Il grande scrittore infatti, nel giugno del 2015, nel corso di un incontro con i giornalisti nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino, aveva parlato di internet. ‘I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettivita’. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E’ l’invasione degli imbecilli’, aveva detto Eco.
Oliviero Toscani prosegue poi con l’intervista: ‘Il social doveva rendere la nostra società più interessante, e invece no, è veramente primordiale, tutto uguale, volgare’, ha detto ancora il fotografo e ideatore, negli anni, di campagne pubblicitarie per grandi griffe.
‘La fotografia è come il jogging: ci sono quelli che lo fanno senza andare da nessuna parte, e quelli che invece vanno da qualche parte’. Oliviero Toscani risponde anche sul social che più gli compete, Instagram, il social network fotografico: ‘Non si possono trovare talenti su Instagram. O meglio, si può trovar tutto, ma non è così che si fa. Tutti sappiamo fotografare, però per dire cosa? Tutta la fotografia è instant. Tutto è una documentazione di ciò che ci circonda, mi va benissimo che tutti scattino o tutti cantino – purtroppo ci sono anche tanti stonati, li sopporteremo. Chi ha voglia di andare a cercare nella spazzatura se c’è qualcosa di interessante?’. ANSA