Fiere – Bologna accelera per una holding regionale. La Lega Nord insorge

 

Fiere – Bologna accelera per una holding regionale. La Lega Nord insorge e
chiede chiarimenti. Il Segretario Nazionale romagnolo, Jacopo Morrone parla di
«golpe accentratore. Vogliamo chiarezza suoi ruoli e sul futuro delle rassegne
locali. Non siamo disposti a svendere le nostre eccellenze per le smanie di
grandezza del “premier” Bonaccini»

L’obiettivo di fine mandato è quello di una società unica fieristica tra
Bologna, Rimini e Parma. Non ne fa mistero né il Sindaco di Bologna Virginio
Merola, né tantomeno il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano
Bonaccini. Meno entusiasti di questa manovra accentratrice sono imprenditori e
commercianti romagnoli, soprattutto riminesi.

«Noi siamo per un sistema fieristico regionale che sia in grado di valorizzare
le eccellenze espositive dei territori. La scelta di Bonaccini è figlia di una
politica egoista che guarda solo a Bologna e al quartier generale di viale aldo
moro dimenticandosi dei traguardi raggiunti in questi anni dalle nostre realtà
locali. Vogliamo essere chiari su questo punto – continua Morrone – non siamo
disposti a svendere le nostre fiere solo per assecondare le manie di grandezza
del Presidente Bonaccini e dell’Assessore Palma Costi. Le loro strategie di
fusione non trovano il nostro benestare nemmeno su questo fronte. Rimini merita
un ruolo da protagonista che si è guadagnata sul campo anche attraverso
investimenti e sacrifici di imprenditori e soci privati che negli anni ci hanno
messo la faccia».
«La Lega Nord vigilerà affinché Bologna non diventi il centro decisionale di una
rete fieristica che spazia indistintamente da Parma a Rimini senza tenere conto
delle volontà dei territori e delle loro peculiarità. Da chiarire è anche il
futuro delle fiere di Cesena e Forlì che non sono state menzionate dal “premier”
Bonaccini ma che evidentemente meritano un’accurata riflessione. Che fine
faranno queste realtà? Anche queste kermesse rientrano nel piano di accorpamento
fieristico della Giunta Bonaccini?»