Il tribunale fallimentare di Ancona ha dichiarato lo stato d’insolvenza della vecchia Banca Marche, affondata sotto un ‘default’ da un miliardo di euro, con 44 mila azionisti e obbligazionisti che hanno visto azzerati i loro investimenti dal decreto salva banche. Ora potrebbe aprirsi la strada in sede penale alla contestazione della bancarotta fraudolenta a carico del vecchio management.
All’istanza di insolvenza si erano opposte le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e Cassa di Risparmio di Pesaro.
Domani alle 11.30 le organizzazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori terranno un presidio sotto al Ministero dell’Economia. “Troppo tempo è trascorso dal salvataggio di Carichieti, Cassa di Ferrara, Banca Marche e Banca Etruria, ma i risparmiatori stanno ancora aspettando! Dopo oltre 4 mesi non si è ancora giunti ad una soluzione” affermano del due organizzazioni sottolineando che è trascorso “un tempo più che sufficiente per prendere adeguati provvedimenti tesi a restituire ai risparmiatori quanto dovuto”.
I consumatori sono convinti della “necessità di un rimborso totale per i risparmiatori truffati, spesso indotti ad effettuare investimenti ed operazioni finanziarie ad alto rischio dietro inganni o ricatti (ad esempio per ottenere mutui o prestiti personali)”. Persino la soluzione individuata nell’arbitrato, per i consumatori è “del tutto insufficiente e carente, è in attesa dei decreti attuativi, nei quali ci auguriamo si preveda un concreto rimborso, per i risparmiatori, definito attraverso un confronto con chi rappresenta le parti in causa”. -rainews.it